Come è noto, è stato indetto un concorso pubblico, per titoli ed esami, a 300 posti nella qualifica di vigile del fuoco del Corpo nazionale dei vigili del fuoco, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale – 4^ Serie Speciale Concorsi ed Esami – del 25 febbraio 2022, per l’accesso alla qualifica di Vigile del Fuoco del Corpo nazionale dei vigili del fuoco. In seguito, a decorrere dall’8 al 14 giugno, si è svolta, in via telematica da remoto, la prova preselettiva di cui all’art. 7 del bando di concorso per l’ammissione alle prove successive. Lo svolgimento della prova preselettiva in questione manifesta diversi elementi di illegittimità, che qui di seguito si indicano a titolo esemplificativo: a) l’eccessiva difficoltà delle domande somministrate in relazione al titolo di studio richiesto per la partecipazione al concorso; b) la non pertinenza dei quesiti rispetto alle materie indicate nel bando all’art.7); c) la mancata estrazione della lettera per la definizione del calendario delle diverse sessioni di prova; d) l’eccessivo rigore della soglia di sbarramento per l’ammissione alle prove successive. Inoltre, potranno essere prese in considerazione le ulteriori contestazioni, in ordine allo svolgimento della prova, che i ricorrenti potranno rappresentare allo studio legale. Tutti gli elementi di illegittimità citati fanno ritenere possibile l’avvio di un ricorso giurisdizionale da presentare in forma collettiva, dinanzi il TAR del Lazio, al fine di ridurre i costi che dovranno essere sostenuti dai singoli partecipanti.
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